Il rumore della pioggia.
C’è un momento preciso in cui realizzi ciò che non sei, e forse dopo, come taglio di vetro, ciò che sei. E allora impari a volere piano, perché il singolo respiro può apparire sfida.
E le voci, quelle che ti seguono quando sei solo, quelle che ti amputano e ti spogliano e ti marchiano mentre tu ti fai silenzio.

Il rumore del vento.
Pregare col rumore del vento, per un’identità, per il riconoscimento di uno specchio, pregare di non essere croce.
E mio padre, sconfitti i suoi mostri, mi guarda con amore anche se piange guardando le stelle.

Il rumore del mare.
Lo trovo dentro di me, ed è tempesta a volte che mi aggancia lo stomaco: mi guardo e non mi trovo, mi guardo e non mi vedo. È l’indignazione della meraviglia... e sarei pronto a stupirmi ogni giorno se solo non fosse lama.

Il rumore del cielo.
Riesco a sentirlo dentro di me e allora so da dove arrivano le onde, ascolto lo sguardo del gatto e conto i versi finiti in cui si scioglie la poesia. La tua poesia.
E quando odori di abbraccio e nella larghezza delle tue labbra trovo me stessa, i tuoi occhi diventano quasi cielo.

Il mio Quasicielo.

Formato:     100 ml

PIRAMIDE OLFATTIVA:    
Note di testa:    mandarino verde, limone, ginger fresh
Note di cuore:   pepe nero, cannella, cardamomo, galbano
Note di fondo:   mirra, incenso, fava tonka, ambra, patchouli, sandalo